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13 luglio 2012

E parlano. Dicono un sacco di cazzate sull'amore, ci credono, ti fanno credere di essere l'unico loro pensiero, si fanno desiderare, scopare, ti chiamano per dirti che sei l'unico loro pensiero e poi alla sera vanno con le amiche e si dimenticano di te. O meglio: ti rendi conto che per loro non sei che una virgola dentro ad un discorso, una virgola che se anche viene dimenticata non fa cambiare il senso al discorso. Non sei un cazzo di niente per loro. O meglio: sei un cazzo. Il cervello di una donna ha sinapsi differenti da quelle di un uomo; il loro collegamento è trasversale, ambiguo, equivoco. Una donna ha sempre bisogno di giocare con il suo ego, ha sempre bisogno di perdersi dentro alle parole e di piangere un po’. E noi ci si casca sempre. Tra le braccia di una donna siamo inutili come un due di picche a briscola. Sono così ripetitive e prevedibili che viene da domandarsi se la madre non sia una per tutte. Se poi ti capita di dire loro che le ami davvero, si spaventano; vengono prese da mille dubbi e alla fine si inventano un mal di pancia, un compleanno oppure ti dicono che non vogliono soffrire e che piuttosto di iniziare un qualcosa ti regalano un buono per andartelo a prendere in quel posto. Ma sempre con gentilezza e con qualche lacrima che scende lungo le guance ( che non guastano mai e che fanno sempre la loro porca figura). Zio Oscar diceva bene: “Le donne non hanno mai nulla di interessante da dire. Ma lo dicono così bene.” Bugie e gingilli. Scegliete l’ordine voi.